Dopo molta attesa è finalmente tornato il calcio giovanile che, seppur parzialmente, è ripartito nelle scorse settimane con le partite valevoli per la Coppa Primavera riservate alle categorie degli Under 17, Under 16, Under 15 e Under 14. Per l’occasione il Secolo XIX ha intervistato alcuni dirigenti spezzini. Ecco le loro dichiarazioni al riguardo la ripartenza e al futuro del calcio giovanile:
Euro Rege Cambrin del Don Bosco: “Credo che sia già importante dare una parvenza di regolarità anche se limitata dalle normative sanitarie che impongono restrizioni nell'utilizzo delle strutture. I ragazzi credo che abbiano accolto con favore questo inizio di attività. Il passaggio in zona bianca credo ci permetta di poter utilizzare in pieno le strutture dando ancor più regolarità alle nostre attività. Importante che la federazione continui ad aiutare sia dal punto di vista economico che organizzativo le società così duramente penalizzate”.
Riccardo Bonamino della Tarros: “Siamo contenti, ma non poter utilizzare gli spogliatoi con le docce si sta rilevando un problema con ragazzi che poi hanno raffreddore e devono fare i tamponi. Altro problema sono i ragazzi mandati in campo senza adeguata preparazione atletica. Immaginiamo un futuro più lineare col ritorno all'utilizzo delle docce e le partite giocate con adeguata preparazione”.
Francesco Pardini, il presidente della Santerenzina: “Personalmente avrei chiuso la stagione senza questa coda, pur comprendendo la voglia di riprendere di tutti. La situazione dal punto di vista sanitario è sicuramente in miglioramento, ma questo mese di partite non so cosa possa aggiungere o definire a questa disastrata stagione calcistica. La criticità rimane quella dell'uso degli spogliatoi e di tutte le procedure di sanificazione per permettere l'attività”.
Ivan Beccarelli, direttore sportivo del Levanto: “Non si sa quanti ragazzi torneranno dopo aver sospeso l'attività per timore del covid. Vi sono problemi economici gravi perché un territorio come Levanto strettamente legato al turismo ha subito più di altri settori la crisi, quindi verranno meno le sponsorizzazioni. Per il futuro sarebbe auspicabile da parte della federazione un aiuto economico con sconti su tesseramenti e iscrizioni”.
Andrea Catarozzolo del Mamas: “Con la paura del covid tanti genitori non mandano ancora i ragazzi e quindi ci ritroviamo con delle squadre corte. Il problema maggiore è che non è possibile usare gli spogliatoi e per noi che abbiamo presenze femminili nelle squadre diventa difficile. Per il futuro sono ottimista, se si continua con la vaccinazione, per una ripresa quasi normale a settembre”.
Giuseppe Ponzanelli, direttore tecnico del Colli Ortonovo: “La ripartenza chiaramente è vista in maniera positiva l'importante che sia fatta in maniera graduale. Non potere usare gli spogliatoi è un grosso problema. Come tutti abbiamo gravi difficoltà economiche dovute all'impossibilità di organizzare tornei e non poter programmare un futuro dopo la sospensione dei lavori al campo”.