Il Follo Calcio, società di puro settore giovanile che vanta oltre 300 calciatori iscritti, ha diramato un comunicato stampa dopo il Consiglio Comunale nel quale si è discusso anche sulla Cittadella dello Sport.
Il comunicato. "In seguito al consiglio comunale di Follo tenutosi in data 11 marzo 2022 , l'ASD Follo Calcio 2012 ritiene opportuno precisare la propria posizione in quanto parte in causa.
All'ordine del giorno del consiglio in questione vi era la gestione dei beni immobili comunali e degli impianti sportivi.
La cittadella dello sport di Follo è in concessione in parte all’ASD Follo calcio ed in parte alla Società Spezia Calcio Srl. Per il Follo Calcio il termine della concessione è posticipato al 30/6/2023 in virtù delle previsioni normative a favore delle società dilettantistiche in seguito alla crisi pandemica mentre per lo Spezia Calcio il termine previsto è il 30/6/2022 (prorogato per due anni successivi data la scadenza della concessione originaria al 30/06/2020).
Il rinnovo di queste concessioni e le relative modalità sono evidentemente un punto nodale per poter programmare e pianificare l’attività futura.
Per il Follo Calcio la questione è di vitale importanza per la sua esistenza stessa, per continuare a svolgere al meglio la propria attività a favore di tutti i suoi giovani calciatori e calciatrici tesserati (oltre trecento ad oggi) che per poter praticare il loro sport molto banalmente necessitano di un campo da calcio presso il centro sportivo dove si sono iscritti; niente di più, niente di meno.
Più volte, ed in varie forme, è stata rappresentata alle varie amministrazioni la necessità di avere la disponibilità di un campo a undici presso la Cittadella dello Sport di Follo per l'attività delle squadre del settore giovanile.
Ricordiamo che ad oggi il Follo Calcio ha cinque squadre giovanili di calcio a undici iscritte ai campionati provinciali (tre della categoria giovanissimi e due per la categoria allievi) oltre a due squadre che partecipano ai campionati di calcio a nove (categoria esordienti).
Ben sette squadre con le rispettive attività (tre allenamenti settimanali ciascuna e relative partite di campionato) che si trovano a girovagare per la provincia e fuori per avere un campo su cui allenarsi e giocare.
Chiunque può capire che qualche partita giocata al Ferdeghini su gentile concessione dello Spezia Calcio non risolve certo il problema, così come girovagare su altri campi e strutture con tutti i problemi logistici e di costi gestionali che questo comporta, non può essere considerata una soluzione efficiente al problema, indipendentemente dal fatto che l’Amministrazione comunale o chi per essa intervengano con eventuali aiuti economici. Non possono essere soluzioni, lo ripetiamo se ancora non fosse chiaro.
Tra discorsi e promesse, passano gli anni e nulla accade, nessuna soluzione strutturale e definitiva, nessun progetto concreto all’orizzonte.
La missione sociale del Follo Calcio non è dettata da "manie di grandezza" come asserito in un intervento dell’Assessore allo Sport (cercare i migliori allenatori e dirigenti possibili a cui dare in mano i nostri figli per il gentile signore è mania di grandezza…, francamente, rabbrividiamo), ma è molto più semplicemente quella di lavorare per dare il meglio possibile ai propri tesserati nei limiti delle risorse disponibili.
Anche su questo punto l'amministrazione dovrebbe trovare un indirizzo comune: si vuole puntare a migliorarsi anno dopo anno per arrivare ad essere un "fiore all'occhiello" come auspicato dal Sindaco o continuare ad arrangiarsi alla bene e meglio come una "piccola realtà di paese" come da invito dell'Assessore?
Sia chiaro che l’”Associazione Sportiva Dilettantistica Follo Calcio 2012” altro non è che l’associazione dei suoi tesserati, ovvero i giovani calciatori/calciatrici. I bambini/e ed i ragazzi/e tesserati e per estensione, le loro famiglie, sono il Follo Calcio. Le esigenze dell’Associazione sono le loro esigenze. A loro dobbiamo poter dare risposte ed essere in grado di dare garanzie e certezze per il futuro.
Come lo stesso Sindaco ammette parlando di un incontro col Presidente del Follo Calcio: "...ci siamo lasciati quasi con un mezzo accordo". Quindi dopo anni di richieste da parte del Follo Calcio e nessuna risposta formale e concreta, il punto a cui siamo giunti oggi, alla vigilia della scadenza delle “proroghe” alle concessioni, è un "quasi mezzo accordo" verbale.
Con le concessioni originarie scadute a giugno 2020, e con ripetute e costanti comunicazioni in merito alle nostre necessità che partono abbondantemente dai tempi in cui vi era la precedente amministrazione (e rigorosamente, sempre senza alcuna risposta scritta), la replica alla domanda su che cosa intendano fare, oltre a denigrare, ci auguriamo involontariamente, il nostro operato (nonché la dignità del nostro Presidente) è stata un laconico “abbiamo ancora tempo di esaminare le carte, nel momento in cui decideremo lo saprete… dobbiamo ancora fare una discussione interna”. Su concessioni scadute da due anni? Ma dove sono stati in questo periodo? Ma hanno una minima idea di che cosa sia e di che cosa necessiti una ASD calcistica di settore giovanile?
Purtroppo è proprio questo il problema: servono fatti e impegni da prendersi nero su bianco, non parole dette da amministrazioni che vanno e vengono che evidentemente servono solo a prorogare all'infinito lo status quo.
Per uscire da questo immobilismo, il passaggio dalle parole alle carte bollate è stato obbligato in primis per far chiarezza su quale sia effettivamente la situazione in virtù delle evidenze normative e quindi per avere risposte ufficiali.
Altro non si chiede se non avere a disposizione le strutture “pubbliche” minime per poter svolgere la nostra attività, nel pieno rispetto della vigente normativa in materia.
In conclusione l’auspicio è che finalmente ci sia un impegno concreto di tutte le parti per far sì che si possa trovare, in tempi rapidi, una soluzione soddisfacente per tutti e magari non solo a parole".