Sandro Bertano, neo tecnico della formazione Under 19 e direttore sportivo del Mamas Giovani, ha parlato ai nostri microfoni del suo arrivo al Mamas, degli obiettivi e del calcio giovanile. Queste le sue parole
Come mai hai scelto il Mamas?
"Mi ha colpito piacevolmente, la fiducia e la stima della società nei miei confronti, soprattutto del DS Saverio Greco, che mi ha fortemente voluto, affidandomi, oltre al ruolo di mister della juniores, quello di Ds della scuola calcio, spero di ripagare nel migliore dei modi"
Cosa pensi del tuo doppio ruolo?
"Sicuramente impegnativo, ma allo stesso tempo stimolante. Da quando ho iniziato ad allenare, quasi 25 anni fa, solo in un occasione ho ricoperto il ruolo di Ds, durato solo una stagione peraltro. Spero di contribuire a far crescere questa società e soprattutto a creare un ambiente sereno, di aiuto alla crescita di ogni bambino, sia sportivo che umano"
Cosa ti aspetti da questa stagione?
"Credo che, alla base di ogni progetto, ci sia , creare un gruppo coeso, di amici che si mettano a servizio della squadra. Ci saranno molti volti nuovi. Mi aspetto una stagione dove riusciremo a toglierci delle soddisfazioni, dove proveremo a giocare un calcio propositivo.e spero di riuscire a portare qualche ragazzo in prima squadra".
Cosa pensi del calcio giovanile e cosa manca per poterlo migliorare?
""Qui il discorso è lungo. In tutti questi anni,ho visto cambiare il mondo del calcio in tutte le sue componenti. Ci sono bimbi di 8, 10 anni che vengono portati fuori regione creando pressioni e aspettative che a quell'età sono deleterie per i bimbi. Ci sono allenatori, che pur di vincere la partita, insegnano a buttar via la palla. Io credo che bisognerebbe lasciarli crescere in un ambiente tranquillo e sarebbe bello se la società dilettantistica segnalasse a quella professionistica il ragazzo da venire a visionare. quando l'età è adeguata. Insomma mettere sempre il bimbo al centro del progetto"
