Nella giornata odierna abbiamo incontrato Gino Del Medico, direttore generale di questa nuova realtà calcistica spezzina, con il quale abbiamo cercato di fare chiarezza sulla vicenda che vede la Polisportiva Monterosso a forte rischio iscrizione per via della mancata concessione dell’impianto sportivo Raso Scaramuccia di Levanto (LEGGI QUI).
Queste le sue parole rilasciate in esclusiva a Calciospezzino
Ciao Gino, benvenuto nella nostra sala stampa virtuale, cosa ci dici del progetto calcio a Monterosso?
Ciao e grazie a voi dell’invito. Il progetto calcio a Monterosso è nato poco più di un anno fa, in occasione del torneo Saporiti, quando si più tentato di far rinascere una squadra ma il tempo era davvero troppo poco. In inverno un gruppo di bimbi ha chiesto al nostro mister storico, Francesco Galleno, di allenarli al campetto e da li è partita la nascita della Polisportiva che ha aggregato tante persone del paese. Abbiamo coinvolto l’amministrazione che si è subito mostrata disponibile in tutto. Da li i ragazzi più grandi hanno confermato la volontà di riportare il calcio di categoria a Monterosso e a aprile siamo partiti. Ad oggi ci sarebbero più di venti persone della zona pronte a vestire la nostra maglia. Speriamo di poterle vedere in campo.
Perché usi il condizionale?
Perché la nostra partecipazione al prossimo campionato dipende dalla disponibilità di un campo nelle vicinanze dove poterci allenare e giocare. Disponibilità che oggi non abbiamo.
Abbiamo letto della vicenda con l’amministrazione di Levanto e ascoltiamo ogni giorno i rumors di radio calcio spezzino, a che punto siete? Riuscirete a risolvere o non c’è più niente da fare?
Finche c’è tempo c’è speranza. Abbiamo probabilmente ricostruito in maniera errata le vicende di luglio, quando ci sono così tante parti in causa è facile che qualcosa venga distorto. Oggi siamo qui anche per dire di essere felici che l’amministrazione di Levanto abbia preso a cuore le nostre richieste. Stiamo cercando di unire tutti i puntini per trovare una soluzione. I contatti sono continui e stiamo lavorando senza sosta per arrivare all’obiettivo.
Il vostro comunicato di qualche settimana fa non sembrava lasciare troppe speranze, cosa è cambiato da allora?
Il nostro comunicato, scaturito dall’amarezza per non avere certezze sul futuro, è stato forse figlio dell’esuberanza data la nostra giovane età, in un momento in cui sarebbe forse stato più saggio continuare con la diplomazia, ma non auguriamo a nessuno di passare ciò che abbiamo vissuto noi in questi mesi. Anche se in campo siamo storicamente avversari, abbiamo da sempre un ottimo rapporto con Levanto, e siamo convinti che non ci fosse alcuna volontà di danneggiarci ma quando ti senti ferito da qualcuno a cui tieni di più rispetto ad altri, il rischio è quello di reagire in maniera spropositata. Se abbiamo urtato la sensibilità di qualcuno siamo pronti a chiedere scusa, ferma restando la buona fede di tutti, la nostra in primis.
Onestamente, credi che il prossimo campionato di 2’ categoria, al via tra circa un mese, vedrà il Monterosso tra le partecipanti?
Ci stiamo provando in tutti i modi. Noi, i ragazzi, il mister, l’amministrazione di Monterosso, la FIGC provinciale e regionale e Levanto, inteso come Comune e società sportiva. Se anche di fosse una possibilità su un milione, faremo tutti in modo di coglierla, ne sono certo. Incrociamo le dita.
